Nato a Busan in Corea del Sud, vive e lavora a Carrara. Classe 86’, colleziona premi e riconoscimenti internazionali dal 2014. Cos’ha di così speciale questo ragazzo che crea incredibili opere in marmo, utilizzando dischi da 4 pollici, colla epoxy, un robot 3D e l’air grinder…
Ha di speciale la linea delle ore 12, quella linea invisibile che divide il passato e il presente, l’oggi e il domani, le ideologie e le culture delle persone. Ci spiega meglio: “Noi esseri umani siamo infinitamente deboli di fronte alla natura e alla morte, esseri insignificanti che cercano di dividere tutto con questa linea invisibile

Lo abbiamo incontrato a Firenze, prima che partisse per la Corea, davanti alla sua opera “Coesistenza” che ben esprime la sua visione.

Abbiamo parlato un pò di tutto, del suo maestro, di baci, di colazioni italiane, di programmi per il futuro ecc ecc

Qui sotto un estratto della nostra conversazione per il blog…

Chi è il tuo maestro? La mia fonte d’ispirazione è lo scultore coreano Park Eun-sun, molto attivo in Italia. Ammiro profondamente anche altri artisti coreani, come Nam June Paik e Do-ho Suh.
Park Eun- Sun è un grandissimo maestro, le sue opere hanno avuto una grande influenza sul mio lavoro attuale e da “allievo” mi sento di dover esporre il mio pensiero con umiltà. Le sue opere creano, tramite l’utilizzo di blocchi composti da lastre attaccate, una sensazione innovativa. il marmo che potrebbe apparire come un materiale pesante, viene alleggerito dallo spazio creato dalle crepe e dalle fratture; questi elementi, oltre ad aggiungere una nota divertente alle opere, le rendono simili a dei calcoli matematici, dal tratto chiaro, pulito e dall’aspetto impeccabile.

Quali sono alcune tra le principali differenza tra il popolo europeo e quello Coreano? In Corea, normalmente si usano le lampadine a luce bianca in casa, mentre in Italia trovo molto di più le lampadine a luce calda, che hanno un colore arancione. Un mio amico mi disse che il motivo è perché sono più simili al colore del sole, ma non so se sia vero. La prima cosa che mi ha sorpreso quando sono arrivato in Italia 9 anni fa è vedere gli amici che si avvicinavano le guance per salutarsi. In Corea, a meno che tu non sia un caro amico della stessa età, bisogna chinare la testa per salutarsi. Vedere il saluto da “due baci” è stato per me uno shock culturale. Tuttora quando devo dare i baci per saluto, sento un po’ d’imbarazzo. Oltre a questo, anche la cultura della colazione è un po’ diversa. Oggigiorno, anche molti giovani coreani fanno una colazione semplice all’occidentale, con un dolce e del caffè. E’ consuetudine da noi fare pasti completi a base di riso, sarà per abitudine ma anche adesso quando faccio colazione solo con il caffè al mattino, sento come se mi mancasse qualcosa. Tra Massarosa e Viareggio c’è una pasticceria dove fanno delle paste buonissime e visto che a mia moglie (che è cinese) piace molto la colazione italiana anche se è un po’ distante, ci andiamo spesso.

Quali sono le caratteristiche delle tue opere e del tuo stile espressivo? Le tre caratteristiche principali dei miei lavori sono: ritagliare non blocchi unici ma blocchi realizzati con piastre attaccate; utilizzare l’intagliatura di un robot 3D, ma solo per delle parti specifiche, dividendo così le parti del robot e le parti lavorate a mano e per ultima; utilizzare al meglio le due caratteristiche precedenti per creare forme divertenti, che contengano la mia filosofia. Ciò che spicca in gran parte nel mio lavoro sono le linee che si verificano tra le lastre incollate tra loro e le linee createsi dal processo di lavoro del robot 3D. Queste linee sono la fonte principale della mia ispirazione e contengono la mia visione.
In termini semplici, ieri e oggi sono divisi da una linea segnata dalle ore 12:00, e sempre dalle ore 12:00 sono divisi oggi e domani. La cultura, la religione e l’ideologia delle persone sono divise da una linea invisibile. Noi esseri umani siamo infinitamente deboli di fronte alla natura e alla morte, esseri insignificanti che cercano di dividere tutto con questa linea invisibile.

Quali emozioni vuoi trasmettere con le tue opere? Quando realizzo un’opera, scrivo poesie che corrispondano al suo stile. La poesia seguente è stata scritta durante un lavoro e spero che i miei sentimenti siano stati ben trasmessi.

Mezzanotte, la linea che divide ieri ed oggi
Mezzanotte, una linea eterea che divide l’oggi dal domani
Ci sarà qualcosa passato oggi?
Ieri è passato ed è cambiato qualcosa?
Ieri notte ho sognato. Non ricordo cosa.

Forse sto sognando adesso.
Un sogno in cui muoio, è la prova che sono in vita
Linea, la linea che divide la realtà e il sogno

Siamo delle esistenze deboli
Esistenze che inseguono solo la bellezza

Parlaci della scultura “Coesistenza” La serie “Coesistenza” nasce dalla compresenza di un elemento del passato, come le sculture classiche che sono familiari ai nostri occhi, e le tecniche moderne, ovvero una tecnologia chiamata robot 3D.
Iosif Stalin, ex leader sovietico, affermava che nella lotta tra vecchio e nuovo, il passato si spegne e solo il presente esiste. Il mio, invece, è un lavoro di coesistenza tra passato e presente.

A quali opere stai lavorando in questo momento e dove le porterai? Al momento sono rientrato in Corea; prima della partenza ho realizzato due piccoli lavori e li esporrò alla BFAA – Busan International Art Fair, in programma per dicembre 2020 qui in Corea.

Quali sono i tuoi obiettivi personali e professionali e i tuoi programmi per il futuro? Mi piacerebbe diventare un artista affermato, ma non si diventa famosi solo con vago desiderio. Per ottenere la fama non necessariamente si deve essere degli esperti in tutti i campi, ma è fondamentale approfondire gli studi per creare dei lavori di spessore, realizzare molte opere e venderle per poter reinvestire quel denaro sul proprio lavoro; infine, ancora una volta, bisogna investire nuovamente il risultato dell’investimento precedente. So che parlare in questo modo di soldi potrebbe farmi sembrare una persona venale, purtroppo se si vuol essere liberi dalla pressione del costo dei materiali, avere dei fondi di sostegno è assolutamente indispensabile. Tornando all’ambito immateriale, vorrei creare delle buone opere da poter condividere con le persone; come quelle opere di altri grandi artisti che studiai e che mi infusero speranze e sogni, sarebbe bello in futuro poter far altrettanto tramite i miei lavori.

COESISTENZA