Giornalista e scrittrice Americana, autrice di best seller di grande successo internazionale che scalano le vette delle classifiche dei libri più letti al mondo.
Parliamo di Dianne Hales che, con sorriso, grinta ed entusiasmo, si è appassionata al nostro paese.

Strano e difficile a crederci, ma è proprio così! La sua passione non è superficiale e non è basata sui soliti banali e noiosi stereotipi. É invece seria e profonda e ha alla base anni di studi e ricerche su ogni aspetto del nostro paese: dalla storia; all’arte; alla musica; alla moda; al cinema; al cibo al vino; ai motori; allo stile di vita e così via. Il suo libro : “ La bella lingua” rende omaggio con ironia e cultura alla nostra lingua. La sua frase preferita è: “ Mi sento a mio agio” ma poi indugia su parole d’amore, di famiglia, di uso comune e anche su alcune “parolacce”, che ci fanno talvolta arrossire. La traduzione in italiano, edita da Treccani, dovrebbe essere pronta nel 2020.

Tanti viaggi in Italia, lunghi mesi di studio, oltre a molteplici incontri con italiani illustri, che ha frequentato e intervistato, hanno consolidato l’opinione in lei che gli italiani abbiano altissimi tratti di “genialità” nel loro DNA. Anche altri popoli sono ovviamente interessanti, ma, per Dianne, tutto è nato qui … il resto del mondo ha seguito le nostre tracce…

Mi chiedo come il nostro pazzo e disordinato paese abbia potuto affascinare una donna tanto colta e risoluta. Come avrà fatto a girare l’Italia e trovare tutta questa prepotente bellezza e brillante ispirazione?

Sicuramente la bellezza è, prima di tutto, negli occhi di chi la guarda e lei l’ha vista ovunque. L’Italia le ha insegnato a usare tutti i suoi sensi e a esprimere i suoi sentimenti. Ha apprezzato il nostro senso della famiglia e come dice lei: “A scegliere il bello, invece del brutto”.

Durante la sua tournée in Italia per presentare il suo ultimo libro “LA PASSIONE” abbiamo avuto la fortuna e il privilegio di poter passare del tempo con lei e porle alcune domande.

La tua passione per il nostro paese ci lusinga moltissimo, ti è capitato di avere l’impressione che noi Italiani diamo tutto quello che abbiamo – arte, storia, cultura, cibo, moda ecc – per scontato ?

Gli Italiani essendo cresciuti in un contesto di bellezza, che si manifesta ovunque si volga lo sguardo, la considerano parte integrante della loro stessa esistenza, come naturale eredità e diritto di nascita. Forse e’ difficile per un italiano concettualizzare tutto ciò, ma è sufficiente visitare altri paesi per rendersi conto della unicità del patrimonio culturale e artistico di cui siete testimoni. Ci sono poi stranieri come me che riescono a guardare con occhi “candidi” e allora non si può che cedere al fascino di tanta bellezza, se ne rimane letteralmente stregati, consci che è solo qui che si può trovare la fonte di tutta la cultura occidentale.

Quali sono le principali differenze di “attitudine verso la vita” degli americani, rispetto agli Italiani?

Gli Americani provengono da tradizioni e culture differenti, cosicché il loro atteggiamento verso la vita è altrettanto vario da non poterlo generalizzare. Potremmo dire però che l’elemento determinante e’ la sfida a raggiungere obiettivi, lottando duramente per raggiungerli, siano essi di natura economica o culturale. In questo lavorare giorno e notte, nell’ andare sempre di corsa, rischiano spesso di perdere il contatto con le semplici gioie del quotidiano. Naturalmente anche gli Italiani lavorano sodo, tuttavia questo non  impedisce loro di ritagliarsi il tempo per un buon pasto con amici, oppure di stringersi attorno alla famiglia e di soffermarsi a guardare la bellezza che li circonda. Questa è una lezione di vita molto importante che ho imparato dagli Italiani.

Per quanto riguarda la storia e l’arte, qual è il miglior metodo per insegnarla ai nostri figli, per renderli appassionati.

E’ importante tener viva la vostra storia e l’arte in modo che  continui ad avere un ruolo rilevante nella vostra vita. Si deve plaudire alle iniziative di alcuni musei, come Palazzo Strozzi a Firenze, che coinvolgono i bambini con percorsi dedicati; attraverso il disegno, la pittura, i più giovani riescono semplicemente ad acquisire il senso dell’ arte e del bello in generale. Naturalmente anche opere più complesse, poetiche, come per esempio la Divina Commedia possono divenire comprensibili per i piccoli con un adeguato lavoro di semplificazione. In  fondo la letteratura e’ frutto di fantasia e i bambini sono i primi grandi  fruitori di racconti fantastici.

Come possiamo comunicare in modo più efficiente e completo l’Italia all’estero?- il tuo libro ne è un esempio perfetto!) –

La ragione per la quale ho ambientato i miei tre libri – LA BELLA LINGUA, MONA LISA e LA PASSIONE – in Italia è che volevo far sì che altri stranieri come me entrassero a far parte del vostro singolare patrimonio di bellezza, composto non solo dal patrimonio artistico, ma anche dalla lingua, dall’artigianato, dal cibo, dalla moda. In ogni parte del mondo il ”Made in Italy”, sul quale l’Italia per prima sta facendo un grande lavoro di promozione, porta e diffonde una forte e inalienabile tradizione a cui io sono felice di aver dato il mio piccolo contributo. Il mondo sembra molto più italiano da trent’anni a questa parte, cioè da quando ho iniziato ad appassionarmi, studiare e osservare con attenzione. Tutti amano sorseggiare un espresso, guidare una Fiat, vestire italiano e indugiare nei piaceri della vostra cucina. Mi è caro tornare in Italia, da questo popolo affettuoso e accogliente.

Per concludere, un grazie di tutto cuore a Dianne, alla sua fiducia in noi e al suo sguardo appassionato.
Ci permettiamo di chiedere al suo editore di voler far tradurre in italiano anche “LA PASSIONE”, al più presto possibile.


Tutti i suoi libri sono tradotti in otto lingue, tra cui il cinese, ma forse la prima lingua dovrebbe essere proprio l’italiano, così che noi per primi possiamo imparare ad apprezzare in modo più completo e consapevole il nostro paese.