Finalmente una rappresentazione di Adamo ed Eva senza peccato, liberi e felici. L’occasione è la mostra sui famosi tappeti, realizzati in Azerbaijan, ispirati al Palazzo del Kahn nella città di Shaki.

Costruito in puro stile persiano nel 1762 da Hussein Khan – che fu anche un raffinato poeta – è decorato con splendidi affreschi e magnifici mosaici in vetro colorato (vetro proveniente da Venezia e scambiato, a suo tempo, con la seta) incastonati magistralmente nel legno, senza colla o chiodi.

Di questa residenza incantata parla anche il poeta turco Nazim Hikmet: “Se non ci dovesse essere altro edificio in Azerbaijan, sarebbe sufficiente mostrare il Palazzo del Khan al mondo”. Dal 2019 è annoverato, di pieno dritto, nella lista de luoghi designati dall’UNESCO come « Patrimonio dell’umanità ».

In Azerbaijan i tappeti rivestono un ruolo molto importante, sono al centro della vita quotidiana, accompagnando, fedeli e silenziosi, i propri proprietari dalla nascita fino alla morte. Sono dunque molto di più di un semplice elemento decorativo, riflettono piuttosto la mentalità e il gusto artistico del popolo degli azeri. La tessitura dei tappeti è inoltre l’attività commerciale principale del paese. Si tramanda, con antica sapienza, da generazioni e di conseguenza gioca un ruolo economico importante.

La trama di questi caratteristici tappeti è composta da finissimi fili di seta, lana, velluto, oro e argento. Le colorazioni sono tutte di origine naturale. Eldar Mikayilzada è un talentuoso artista-artigiano che, sulle orme del grande maestro Latif Karimov, crea motivi ornamentali stupefacenti per perfezione compositiva e cromatica.

Eldar ha lungamente studiato gli affreschi del Palazzo del Khan, riproducendo, con passione e dovizia di particolari, alcune delle scene principali tra cui: la caccia; Bandi-Roumi; il giardino; le quattro stagioni; l’albero di melograno; guerra e pace; Adamo ed Eva.

Tutti questi tappeti sono vere e proprie opere d’arte, da osservare e ammirare con grande attenzione, in quanto la loro perfezione compositiva e cromatica è racchiusa in innumerevoli piccoli dettagli.

Nel tappeto Bandi-Roumi la sezione centrale è divisa in vari medaglioni a forma di losanga. Animali reali si alternano a creature di fantasia e si stagliano, in armonia, in una danza nel mezzo di una flora lussureggiante. La rappresentazione somiglia a un vero e proprio gioiello, illuminato di tantissimi colori brillanti: il blu profondo incornicia delicati cerbiatti e rende equilibrata la presenza dell’oro. Il ritmo della composizione, nonostante la complessità degli elementi, appare perciò esemplare.

Ma veniamo al tappeto raffigurante Adamo ed Eva, raccontati senza serpente e senza peccato. La composizione è classica e simmetrica, si divide in tre parti: Adamo ed Eva ai lati e al centro l’albero della vita, che fiorisce rigogliosamente dentro un bel vaso ornamentale. L’abbondanza di fiori suggerisce un amore fecondo. Ai lati del vaso, un cervo e un daino che guardano rispettivamente uno Adamo e l’altro Eva. La peculiare posizione dei due animali non indica un sistema di difesa dell’albero, bensì simboleggia un’unione di amore.

Misterioso l’atto di Adamo di tenere in mano la mela intonsa. Il gesto indica, con buona sicurezza, che si tratti di un amore felice e armonioso.

Questa stupefacente mostra è stata resa possibile dalla Fondazione Heydar Aliyev che promuove progetti culturali e artistici volti a sviluppare e a far conoscere il patrimonio nazionale dell’Azerbaijan.

Gare Maritime – Porto di Cannes fino al 18 Agosto 2019

www.heydar-aliyev-foundation.org