Aika mi dice: “Tu cosa vedi?”… rispondo: “Vedo degli uccelli, probabilmente giapponesi, che guardano delle lettere…é così ?”…ribatte: “Non sono uccelli giapponesi, sono uccelli e basta. Lo stesso concetto vale per i fiori, i fiori sono fiori e basta, non importa quale tipo di fiore, sono tutte creature che appartengono natura. Ti spiego, loro stanno comprando le parole… e se sono dolci, loro le mangiano.
Se sono amare o piccanti le lasciano”.

Ho capito, una parola di rabbia è  sicuramente piccante per le sue creature di fantasia. Lei mi spiega che: “Prima di usare le parole dobbiamo pensare tanto, e il suo desiderio è quello che tutti gli esseri umani possano usare: “Parole dolci, con amore”.
Per chi conosce il popolo giapponese é assolutamente comprensibile questo ragionamento, che ancora più bello e vivo trasposto nei suoi disegni e nelle storie che mette in scena.
Il percorso inizia con un’emozione che la colpisce, dalla quale scaturisce una storia che poi rappresenta nel disegno, utilizzando personaggi della natura che vive come “forme rassicuranti”.
Il suo procedimento per creare gioielli é simile a quello appena descritto.
Queste due forme di arte, il disegno di animali di fantasia con le loro storie e il disegno e la realizzazione di gioielli navigano su fiumi paralleli.
Aika Fushimi è un’artista a tutto tondo, venuta in Italia per imparare una speciale tecnica d’incisione che si realizza unicamente a Firenze, ha poi voluto rendere omaggio alla città che l’ha ospitata, aprendo un punto vendita proprio vicino a Ponte Vecchio, accanto cioè ai grandi maestri orafi.
Il brand si è velocemente consolidato in Giappone con quattro punti vendita dove, come da tradizione, le porte sono sempre aperte e tutti possono curiosare, anche senza comprare.
Sul concetto di “apertura” insiste molto, spiegando che lei “disegna per tutti”, non ci sono strategie di marketing per paese, oppure strani diavolerie nella comunicazione.
Tornando all’Italia, nel periodo nel quale viveva qui, la sua casa era al numero quarantotto e per questo motivo ho deciso di chiamare “quarant’otto” il suo brand.

Scomponendo poi il numero, i suoi due cani: uno si chiama 4, l’altro si chiama 8.
Quattro e otto sono i suoi numeri fortunati, ognuno dovrebbe averne uno secondo lei
.

La prima caratteristica dei suoi gioielli è che sono piccoli. Sono lo specchio della sua cultura, dove non bisogna mostrare o ostentare ricchezza e potere. Una serena discrezione è un modo di vita ben consolidato in Giappone.

Seppur piccole, le sue creazioni sono perfette e mostrano un’attenzione incredibile ai dettagli. Per esempio, le chiusure delle collane non solamente hanno un anello più grande del solito per facilitare l’agganciamento, ma sono regolabili nella lunghezza attraverso un sistema ingegnoso che termina con una delicata perla selvaggia.

Tra tutte le sue magnifiche realizzazioni, vorrei parlare di quella che mi ha colpito dritto al cuore e che é il motivo per il quale mi sono appassionata al suo lavoro.
Si tratta della delicata collana “ Dopo le lacrime”.
L’ha creata nel 2017 e questa è la storia: “Le lacrime non sono negative. Ogni giorno penso a quale sia il modo migliore per vivere e cerco sempre la strada più giusta da percorrere. Anch’io piango e le lacrime sono molto utili perché abbassano il livello di un’emozione troppo forte.
Dopo le lacrime so che domani sarà un giorno nuovo”.

quarant’otto Via Maggio 15R Firenze 50125 – Tel +39.055.9062526 firenze@quarantotto.co.jp  www.quarantotto.co.jp